Cosa rende la propria coppia una buona coppia?

Quando incontriamo una persona che ci piace, sentiamo scattare l’attrazione e la voglia di flirtare. È un periodo intenso, piacevole, dove ancora niente è stabilito e tutto è ancora indefinito e da costruire, una sorta di danza di corteggiamento. La coppia si forma quando sentiamo di stare bene insieme  e sentiamo di avere con il nostro partner un’intesa sempre maggiore, iniziamo a conoscerci anche nelle piccole cose quotidiane, creiamo una nostra routine. È la fase dell’innamoramento, che ci può condurre a sentire l’altro come il nostro porto sicuro, cioè sentire che l’altro c’è, nei momenti belli e quelli brutti, ci supporta nei periodi di difficoltà e sa gioire con noi per i nostri traguardi. Fin qui tutto sembra lineare, anche le rotture possibili, seppur emotivamente dolorose rientrano in una logica di conoscenza dell’altro e di valutazione di compatibilità. Ma cosa succede dopo che la coppia è diventata stabile? Deve iniziare a costruire il proprio futuro e realizzare il proprio progetto di coppia e di vita, deve soprattutto attraversare momenti di crisi e cambiamenti che testeranno la loro resistenza.

  • cosa significa per voi avere un compagno di vita?
  • vivere in coppia?
  • quali sono gli ingredienti per far funzionare bene la coppia?

Molti autori hanno cercato di identificare gli “ingredienti” necessari per far funzionare una coppia. Una risposta definitiva non c’è, ma alcuni elementi risultano comuni:

  • il rispetto per l’altro e per sé stessi, la pazienza e la capacità di entrare realmente in contatto con l’altro
  • ricercare un contatto intimo, dove essere complici ed autentici
  • prendersi un impegno verso il rapporto, un impegno  che implica costanza, continue attenzioni e ricerca di un tempo da dedicare solo alla coppia, un impegno attivo per la crescita di entrambi

Sintetizzato così, sembra che la coppia ci metta tanto a formarsi e che poi rimanga stabile per tutta la vita. Ovviamente non è così e allora cosa succede? Come scritto in altri articoli in questo blog, la coppia affronta dei momenti critici, quali la nascita dei figli, i cambiamenti lavorativi, la malattia. i rapporti possono diventare tesi e lo scontro spesso diventa più frequente.

Una risorsa importante diventa allora essere capaci di litigare con l’altro; lo scontro, in una relazione intima, in cui ci mettiamo a nudo, è da prevedere e da curare.

Quali sono le regole del buon litigio?

  • Rimanere sul contendere – se si litiga per un evento o per un fatto avvenuto, si litiga solo su quello, senza iniziare con le recriminazioni e rinvangando eventi lontani nel tempo.
  • Evitare termini assoluti - “sei sempre il solito ritardatario”, “sei proprio un cretino”, danno poco spazio all’idea di poter cambiare e migliorare, risultano come un verdetto granitico. Compiamo una  svalutazione dell’altro, dei suoi comportamenti, ma anche di lui come persona.
  • Continuare ad amarsi anche nel litigio. Amare e rispettare colui che abbiamo scelto come compagno di vita, anche se solo per una parte della nostra vita! Per decidere magari insieme anche di separarsi, ma nel modo più rispettoso possibile; soprattutto quando ci sono dei figli, che hanno il diritto di essere il più possibile tutelati e protetti.
  • Potersi prendere anche del tempo per chiarire-  Recuperare la calma e rinviare il momento del chiarimento, per  poter davvero comunicare con l’altro senza volerlo prevaricare!
  • Parlare in prima persona e riuscire a portare i propri sentimenti più che le proprie recriminazioni, mettersi “a nudo” e poter mostrare anche le proprie zone di vulnerabilità. L’altro si sentirà meno aggredito e, invece di mettersi sulla difensiva, potrebbe riuscire a capire meglio cosa proviamo, inoltre questo tipo di comunicazione servirà a noi stessi per riflettere su come funzioniamo e cosa vogliamo dal partner.


Per chi volesse approfondire qui sotto una breve bibliografia:

  • Giommi R., “Vicini di cuore. Parole, sesso ed emozioni: manuale di manutenzione dell’amore”, Sperling & Kupfer, Trento, 2007
  • Benci A.V., “Analisi Transazionale e gestione dei conflitti. Dallo scontro all’incontro:modelli e strumenti”, Xenia Edizioni, Milano, 2009